
Blog di Fabrizio Binacchi Fabrizio Binacchi 16 Maggio Correvano gli anni Novanta, uh se correvano, e sono poi finiti in un battibaleno, tutto portava velocemente a quel cambio di secolo che faceva cambiare il millennio. Nemesi semiotica e semantica. Poteva essere attorno al 95 o 96 quindi a cavallo dei governi Dini-Prodi dopo il primo governo Berlusconi, insomma tempi di grandi mutamenti e di nuovi schieramenti, di inedite alleanze e di incredibili baldanze. Eh, le baldanze. Carlo ovviamente conosceva bene nuovi e vecchi arrivi, movimenti ciclici e ambienti riciclati, storie presunte e radici verosimili. Carlo aveva cominciato a frequentare giovane la politica da consigliere comunale del suo paese Rodigo, zona di pensieri rigogliosi della provincia mantovana, e dove poi a conclusione del suo impegno avrebbe fatto il sindaco, poi fu eletto senatore della Repubblica per due mandati dal alcon esperienze in commissioni importanti istruzione, lavoro, previdenza lotta alla mafia. Di professione insegnante elementare aveva questa vocazione a spiegare e illustrare persone e fenomeni con partecipazione anche emotiva.
La professione. La vita. La persona. È la frase che pronuncia il interprete di un romanzo, scritto da un avvocato, quando racconta di se identico e della sua storia, nella chiusura dal lavoro e nella libertà dei pensieri. Il mondo continua a correggere, lascia inesorabilmente alle spalle le figure che non reggono alle innovazioni e molti sono i perdenti, ma rimane anche il dubbio che, forse, i predatori di oggi nel futuro verranno a loro volta predati. Il interprete, infatti, è anche un bravo artista, disegna per lo più figure umane accanto a luoghi definiti, che affare percorrere per arrivare alla meta, e scrive poesie.
Al tramonto tutta Roma, ad eccezione della Città Leonina, era stata occupata dagli italiani. Gaio Valerio CatulloOgni tramonto apertura la promessa di una nuova albore. Carlos SantanaI giovani hanno la autobiografia corta, e hanno gli occhi per guardare soltanto a levante; e a ponente non ci guardano altro affinché i vecchi, quelli che hanno autenticazione tramontare il sole tante volte. EEE,ebook - Figlio naturale di Federico II, ultimo sovrano svevo della Sicilia, Manfredi, perennemente contrastato dalla Chiesa, mostra qui - tra ricostruzione storica e ideazione - non solo il fine giudizio ma anche i suoi sentimenti generosi e sinceri. Adeguarsi al tuo accidente ed allo scorno; Che fosti femmina, or sei povera ancella. E oggi abbiamo deciso di scegliere le citazioni sulla Sicilia che hanno lasciato il segno, quelle che - a nostro modesto avviso -racchiudono l'essenza di una terra. Chi è Dante Alighieri?